Si, in gravidanza puoi bere il caffè d’orzo.
Come abbiamo già visto nel precedente articolo, il caffè d’orzo è una bevanda naturale antichissima, che si ottiene dai chicchi d’orzo macinati e tostati.
La sua caratteristica principale risiede essenzialmente nel fatto che, rispetto al caffè espresso, è totalmente privo di caffeina. Per questo motivo, può essere assunto sia dai bambini sia da chi soffre di patologie legate alla pressione alta.
1) In gravidanza si può bere questa bevanda nata dall’orzo?
Tra i soggetti che possono consumare senza alcun problema o controindicazione, vi sono anche le donne in gravidanza oppure che stanno allattando i propri bambini.
Si tratta, difatti, di una bevanda molto leggera, che non causa bruciori di stomaco o reazioni allergiche. Inoltre, proprio per l’assenza di caffeina, non è in grado di provocare reazioni di tipo psicoattivo, quali ansia, nervosismo, tachicardia o tremori.
Addirittura, le donne che si trovano in questa fase così delicata e sensibile possono assumerlo anche la sera, prima di andare a dormire (1).
Tuttavia, è sempre meglio non eccedere con le dosi e non bere più di 3-4 tazzine al giorno.
Nel caffè d’orzo è presente una sostanza, chiamata acrilamide, che si trova anche nei biscotti o nelle patatine fritte a quale, se assunta in quantità elevate, può risultare tossica per l’uomo.
2) I benefici del caffè d’orzo
È bene evidenziare che il caffè d’orzo, nonostante l’assenza di controindicazioni, presenta notevoli benefici per l’organismo umano.
Come tutti gli alimenti tostati, presenta proprietà antinfiammatorie e digestive, per cui risulta essere una bevanda adatta a chi soffre di stipsi, meteorismo, gonfiore addominale, infiammazioni intestinali e/o diarrea (2).
Tra l’altro, seppure in quantità ridotte, il caffè d’orzo contiene sali minerali e le vitamine A, B, E, PP. Per questo motivo, in caso di disidratazione dovuta a caldo eccessivo o febbre, è una bevanda ideale da consumare, in quanto rifornisce all’organismo il potassio e il magnesio persi, evitando la perdita di fosforo (3).
Data la presenza di amido, uno zucchero semplice, si tratta anche di una bevanda energizzante, che non fornisce una scossa di energia al pari della caffeina, ma la sua azione risulta essere più graduale. Infine, non solo riesce a rallentare l’assorbimento dei carboidrati, tenendo a bada contemporaneamente i livelli di glucosio presenti nel sangue (4) e il colesterolo, ma è anche privo di calorie e di grassi, quindi indicato in caso di diete ipocaloriche (5).
3) Perché è sconsigliato l’espresso in gravidanza?
Chi non riesce a rinunciare assolutamente alla propria dose di caffè tradizionale nel corso della gravidanza deve tenere ben a mente che non se ne possono bere più di 1-2 tazzine al giorno.
L’espresso, difatti, contiene la caffeina, una sostanza che sembra essere legata a un aumento di aborti spontanei, problematiche legate al feto e al neonato, tra cui il basso peso del bambino alla nascita e restrizioni della crescita fetale. Inoltre, causerebbe alla mamma un aumento di nervosismo, tachicardia, ansia e altri sintomi.
Pertanto, è consigliato ridurre il più possibile e, addirittura, eliminare il consumo di caffè durante questa fase così delicata (6).
4) Cosa bere durante la gravidanza
Ovviamente, una donna in gravidanza non deve escludere qualsiasi bevanda, limitandosi al solo consumo di acqua. Esistono, infatti, numerose bevande che possono essere assunte con moderazione in questo periodo e che contribuiscono a migliorare l’idratazione della futura mamma. Tra di esse, le più consigliate sono (7):
- the d’orzo
- thè al limone
- thè rosso di Roobois
- thè o caffè di tarassaco
- tisane o thè a base di zenzero
- caffè d’orzo
- caffè decaffeinato
- bibite zuccherate e gasate
- spremute e succhi di frutta