Nato come surrogato del caffè espresso, il caffè d’orzo è ormai conosciuto in tutto il mondo.
Infatti se nell’antica Grecia veniva utilizzato come bevanda energizzante capace di stimolare l’esercizio fisico e il pensiero, durante la seconda guerra mondiale il suo utilizzo si è diffuso a causa dell’eccessivo costo dell’espresso.
Il caffè d’orzo, invece, aveva costi più contenuti, tanto che veniva chiamato “la bevanda dei poveri”.
Negli ultimi anni, questa bevanda risulta essere particolarmente apprezzata per le sue proprietà e i suoi benefici, come l’assenza di caffeina.
1) Dove comprare il caffè d’orzo
Grazie alla sua diffusione, il caffè d’orzo può essere acquistato in svariati negozi, dalle botteghe ai supermercati, anche se è più conveniente comprarlo online.
Il mio negozio preferito è 101 caffè.
In commercio, esistono differenti tipologie di vendita di tale prodotto e la scelta dipende esclusivamente dalle necessità dell’acquirente.
Se da un lato i più pigri lo possono acquistare sotto forma di preparato solubile, in capsule o come chicchi già tostati e macinati, dall’altro i buoni intenditori hanno la possibilità di comprare direttamente i chicchi d’orzo più pregiati.
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2) La preparazione del caffè d’orzo
A seconda della tipologia del caffè d’orzo scelto, la preparazione della bevanda è diversa.
Se viene acquistato il preparato solubile, basterà far sciogliere alcuni cucchiai in acqua bollente. Invece, la preparazione dell’orzo già tostato e macinato può avvenire tramite l’utilizzo di una semplice moka e, in questo caso, sarà necessario riempire il filtro solo a metà.
È, però, possibile usare l’apposita moka da orzo, che risulta essere più grande della tradizionale caffettiera e il cui filtro dovrà essere riempito con un cucchiaio di caffè per ogni tazza da preparare.
Più complessa, invece, è la preparazione con l’infusione. Dopo aver portato l’acqua a ebollizione, si versano due cucchiai di prodotto. Successivamente, dopo aver riportato l’acqua a ebollizione, si spegne la fiamma e si aspetta che la polvere dell’orzo si depositi. A questo punto, si filtra la bevanda.
In caso di acquisto dei chicchi d’orzo, sarà necessario, prima di procedere con le modalità di preparazione precedentemente descritte, alla loro tostatura (in forno, in padella o nel tostacaffè) e alla successiva macinatura.
3) I valori nutrizionali del caffè d’orzo
Una delle domande che ci si pone più spesso è: “Il caffè d’orzo fa ingrassare?”.
Tuttavia, è bene chiarire una questione: è una bevanda molto energetica che contiene il 76% di amido.
In particolare, si tratta di un idrato di carbonio complesso, il quale viene assorbito dal nostro organismo molto lentamente e viene trasformato in zuccheri semplici. Quindi, si può dire che, di per sé, non sia una bevanda che fa ingrassare, ma il tutto dipende da come viene dolcificata.
In genere, 100 ml di caffè d’orzo contengono solo 20kcal, provenienti principalmente dai carboidrati complessi dell’orzo e da una piccola percentuale di proteine e grassi.
4) Quanti caffè d’orzo si possono bere al giorno?
Sebbene non contenga caffeina, il caffè d’orzo non è una bevanda adatta al consumo frequente, alla pari dell’espresso. Pertanto, si consiglia di non consumare più di 3-4 tazze al giorno.
Infatti, questo particolare caffè presenta una certa percentuale di acrilamide, ovvero un metabolita che può risultare tossico per l’uomo.
Tale tossicità non si presenta in caso di un consumo moderato di caffè d’orzo, ma può causare problematiche nel breve, medio e lungo periodo in caso di consumo frequente.
Un’altra precauzione deve essere presa in caso di celiachia. Difatti, date le notevoli quantità di glutine presenti nell’orzo, questa bevanda non può essere assolutamente assunta se il soggetto è celiaco.
5) Il caffè d’orzo fa bene ai bambini?
Anche se attualmente ci sono pareri che sostengono come il caffè d’orzo faccia bene alla salute, diversi studi hanno, invece, mostrato che si tratta di una bevanda che non fa né male né bene.
È indubbio il fatto che rispetto al caffè tradizionale, contenga maggiori effetti benefici, ma è anche certo che possa essere definito come una bevanda neutra.
Si può notare che non favorisce reazioni psico-reattive o, comunque, eccitanti sul sistema nervoso, grazie all’assenza di caffeina.
Non è responsabile di obesità e non fa ingrassare, in quanto contiene pochissime calorie e sostanze nutritive. Per lo stesso motivo, non influisce sui livelli di colesterolo presenti nel sangue.
È bene evidenziare che, comunque, il caffè d’orzo è un buon antiossidante, è ricco di calcio e ferro.
Per tutti questi motivi, può essere assunto, senza alcun tipo di controindicazione, anche dai bambini.
6) Chi ha la pressione alta può bere il caffè d’orzo?
Una delle controindicazioni principali per chi soffre di pressione alta è quella di non assumere bevande contenenti caffeina, una sostanza stimolante e vasocostrittrice.
Rispetto all’espresso, che presenta valori elevati di questa sostanza, la peculiarità del caffè d’orzo è quella di essere totalmente privo di caffeina.
Per questo motivo, si tratta di una bevanda che può essere consumata sia persone cardiopatiche sia da chi presenta problemi di carattere cardio-circolatorio.
7) Caffè d’orzo in gravidanza e allattamento
L’assenza di caffeina e, quindi, di sostanze eccitanti fa sì che il caffè d’orzo possa essere bevuto anche durante la gravidanza e l’allattamento.
Inoltre, poiché si tratta di una bevanda molto leggera, il caffè d’orzo non provoca nemmeno altre controindicazioni, come bruciori di stomaco, tachicardia, ansia o altri problemi per il feto.
Pertanto, durante questa delicata fase, è consigliabile che la donna sostituisca il caffè tradizionale, le tisane e gli infusi con un utilizzo moderato di questa bevanda.